Bologna. Ho firmato la risoluzione che tratta del dramma dei profughi nei jungle camp improvvisati della Bosnia-Erzegovina. Uomini, donne e bambini, intere famiglie, rifugiati, abbandonati nel gelo dell’inverno.
Ne scrive oggi la Gazzetta di Parma in una toccante intervista a Fabrizio Cibati attivista di Linea d’ombra in prima linea nel portare gli aiuti e inventare azioni per favorire l’integrazione tra la popolazione migrante e quella locale.
Sono in tanti anche nel nostro territorio regionale e della provincia di Parma, cittadini e associazioni che si stanno dando da fare per raccogliere e inviare indumenti, coperte e lanciare un segnale di vicinanza e umanità.
Come consiglieri chiediamo che il campo profughi venga riconosciuto come emergenza umanitaria e che si agisca coordinando un piano di aiuti coinvolgendo le realtà emiliano romagnole, la protezione civile e le associazioni e che si promuovano in Europa e a livello internazionale soluzioni strutturali efficaci in tema migrazione che prevengano l’insorgere di queste situazioni inaccettabili
Sono in tanti anche nel nostro territorio regionale e della provincia di Parma, cittadini e associazioni che si stanno dando da fare per raccogliere e inviare indumenti, coperte e lanciare un segnale di vicinanza e umanità.
Come consiglieri chiediamo che il campo profughi venga riconosciuto come emergenza umanitaria e che si agisca coordinando un piano di aiuti coinvolgendo le realtà emiliano romagnole, la protezione civile e le associazioni e che si promuovano in Europa e a livello internazionale soluzioni strutturali efficaci in tema migrazione che prevengano l’insorgere di queste situazioni inaccettabili