Ho partecipato al falsh mob organizzato dagli agricoltori di Coldiretti davanti al Palazzo della Regione e ho condiviso lo spirito dell’iniziativa programmata per evidenziare il tema dell’aumento incontrollato della fauna selvatica. La loro potesta era finalizzata a sensibilizzare le istituzioni rispetto al problema dell’aumento esponenziale di cinghiali, ungulati selvatici e caprioli che, fuori dai propri habitat naturali “assediano” terreni e colture. Ho confermato la disponibilità ad ascoltare le richieste che arrivano dal territorio e insieme ad altri colleghi ho sottoscritto una risoluzione che sollecita la definizione di misure straordinarie per il controllo delle specie di fauna selvatica aumentando anche l’elenco delle figure abilitate ad effettuare le attività di selezione, riconoscendo al coadiuvatore volontario, il ruolo di figura di pubblica utilità.
La Regione Emilia Romagna si è già dotata di norme che prevedono la possibilità di avvalersi per queste attività anche degli agricoltori proprietari o conduttori di fondi muniti di licenza di caccia, opportunamente autorizzati.
L’allarme è alto. Gli animali selvatici distruggono le produzioni e i raccolti, assediano i campi, causano incidenti con morti e feriti ed è necessario un intervento deciso e concreto per sostenere la selezione biologica e il contenimento dei cinghiali sul territorio, garantire la sicurezza sanitaria, limitare i danni e l’impatto sulle strade. Istituzioni e agricoltori devono combattere insieme per una soluzione definitiva per proteggere un settore fondamentale per la sicurezza e l’economia del nostro territorio. In questo anno come consigliere regionale ho raccolto le istanze dei nostri agricoltori e ho presentato alcune interrogazioni per favorire i piani di controllo della fauna selvatica.
La mia attenzione a questi temi non verrà meno.
