Economia circolare, è questa la parola chiave del nuovo piano regionale dei rifiuti e di bonifica delle aree inquinate. Considerata una leva fondamentale per arrivare alla neutralità carbonica entro il 2050, sarà anche un’efficace strategia industriale capace di sviluppare nuove filiere e prodotti.
Gli obiettivi del Piano regionale di gestione dei rifiuti e per la bonifica delle aree inquinate 2022-2027 approvato dall’Assemblea legislativa consentirà la diminuzione dell’utilizzo di materie prime e la valorizzazione del rifiuto come risorsa.
Tra gli obiettivi fissati, primo fra tutti il raggiungimento dell’80% di raccolta differenziata al 2025, come stabilito dal Patto per il Lavoro e per il Clima, ma anche la tariffa puntuale, una delle azioni di prevenzione della strategia regionale, che è stata già adottata da 101 Comuni.
A questo si affianca una specifica strategia sulle plastiche, sulla riduzione dei rifiuti alimentari e sull’incremento della differenziata.
Vera sfida sarà la gestione dei rifiuti speciali, dove la prevenzione della produzione si unirà alla riduzione del 10% delle quantità inviate in discarica e ad interventi per assicurare l’autosufficienza regionale nello smaltimento secondo il principio di prossimità.
Per la prima volta, inoltre, il Piano rifiuti includerà anche la bonifica delle aree inquinate, per restituirle alle comunità con nuovi usi e contrastare il consumo di suolo. E su questo ci sono a disposizione oltre 32 milioni per i siti orfani e altri 17 milioni per il SIN di Fidenza.
Il Piano sarà inoltre soggetto a un monitoraggio annuale e a uno intermedio più completo al 2025, uno strumento importante per evidenziare eventuali scostamenti dagli obiettivi previsti, anche in considerazione di mutazioni normative o del contesto geopolitico, economico e sociale.