Una freccia che indica una direzione, un percorso sulla via della pace; una piccola targa che evidenzia un luogo importante del passato e mostra la strada del futuro: con una cerimonia fortemente evocativa sono stati consegnati a 22 Comuni della Regione i Vectors of memory, progettati dall’architetto Daniel Libeskind per la Fondazione Liberation Route Europe, di cui la Regione Emilia-Romagna fa parte dal 2022. Si tratta di una segnaletica della memoria da collocare in luoghi simbolici della seconda Guerra mondiale e della Liberazione.
Per il territorio parmense erano presenti i primi cittadini dei Comuni di Fontanellato e Neviano degli Arduini, Luigi Spinazzi e Raffaella Devincenzi che hanno ricevuto i segnavia da posizionare all’ingresso del campo di prigionia PG49 dove nel ’43 un ex orfanotrofio venne destinato a campo di detenzione per oltre 300 ufficiali inglesi e al Museo storico della Resistenza di Sasso in cui si ricorda il rastrellamento del luglio 1943.
Ho avuto il piacere di accogliere i sindaci insieme alla presidente dell’Associazione Liberation Route Italy, Raffaella Mariani e al vicepresidente dell’Assemblea legislativa Fabio Rainieri. Abbiamo ricordato l’impegno concreto della Regione per promuovere soprattutto tra le giovani generazioni, la diffusione della cultura della memoria e della pace In questi 5 anni sono stati finanziati circa 250 progetti per un totale di 2 milioni e mezzo di euro. Sono state coinvolte 500 classi e 1800 studenti che hanno potuto toccare con mano luoghi, monumenti, istituzioni e rendere viva la memoria della storia.
La scelta dei luoghi individuati per i Vectors ha inteso premiare luoghi simbolici del territorio in pianura e sull’Appennino, per stimolare i Comuni a dare vita a una rete di percorsi e raccordare le esperienze e gli itinerari anche con una valenza turistica, culturale e di svago. Una topografia della memoria a cui la Giunta regionale si è ispirata per realizzare lo studio di fattibilità di un cammino che colleghi Monte Sole con Sant’Anna di Stazzema. Il progetto, illustrato dall’Assessore Paolo Calvano, riprende anche sentieri preesistenti e unisce due Regioni, l’Emilia Romagna e la Toscana e due luoghi simbolo della guerra nazifascista del 1944.