Incontri sul territorioL’attualità del pensiero di Fernando Santi

13 September 2024
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Ho partecipato a Compiano alla commemorazione del 55° anniversario della scomparsa di Fernando Santi. Santi è stato una delle personalità più alte e significative della storia di Parma, dell’antifascismo e del sindacato che ha ricostruito da zero dopo la guerra, un protagonista della vita politica, un grande riformista, capace di ideare e costruire quei tasselli imprescindibili per trasformare la società in un senso sempre più giusto ed egualitario.

La sua è stata una vita dedicata a difendere e rappresentare i più deboli e il mondo del lavoro e lo ha fatto lasciando una traccia così netta che oggi, a 55 anni dalla sua scomparsa, siamo riuniti nel suo ricordo.

Ci sono eventi, personaggi e idealità che, nonostante il passare del tempo, continuano a rimanere rilevanti e significativi per noi oggi. Li sentiamo come nostri contemporanei.

“Fernando Santi ci ha lasciato una ricchezza, il suo esempio” disse Pertini quando giunse a Parma come presidente della Camera nel 1969 per il funerale.

Un esempio che non appartiene solo al suo tempo e che noi prendiamo a modello per guidare le nostre azioni e le nostre scelte, per navigare anche le complessità del presente. Fernando Santi si è battuto per affermare un’idea di sindacato unitario, affinché si trovasse una sintesi positiva tra persone con idee a volte diverse o che marciavano a passo disuguale, nel rispetto e nella ricerca del contributo di tutti. Credeva nell’orizzonte dell’Europa come superamento della divisione del mondo in blocchi contrapposti e nella centralità del tema dell’emigrazione.

La società cambia e si evolve, ma le questioni legate ai diritti dei lavoratori, alla giustizia sociale e alla dignità umana restano in primo piano. Penso ad esempio alla proposta che stiamo portando avanti come Partito Democratico, unitamente ad altre forze e al sindacato contro il lavoro povero e per il salario minimo. Fernando Santi si è battuto per questi valori, credo che sarebbe oggi al nostro fianco, con determinazione e integrità, contro la precarietà, lo sfruttamento,e la necessità di lottare per condizioni di lavoro dignitose. Il suo impegno nel difendere i diritti dei più deboli e la sua capacità di mobilitare le persone per una causa giusta rappresentano un modello di leadership e di azione collettiva che rimane essenziale.Il suo esempio ci ricorda l’importanza di essere uniti e lottare per i diritti comuni, senza cedere alla rassegnazione o all’indifferenza.

Lo abbiamo ricordato nel suo Appennino, nel suo legame con Compiano. E da questa terra di emigrazione ho voluto ringraziare i rappresentanti della Fondazione che da lui prende il nome e che dal 1970 si dedica ad attività di studio e formazione rivolte ai cittadini migranti e di tutela di emigrati e immigrati contro ogni forma di discriminazione ed emarginazione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Matteo Daffadà
Regione Emilia-Romagna
Matteo Daffadà
Consigliere Regionale Gruppo Assembleare Partito Democratico - Bonaccini Presidente
Regione Emilia-Romagna Viale Aldo Moro n.50 40127 Bologna (BO)
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