Un workshop on line, ma intensamente partecipato quello organizzato dal Consorzio della Bonifica parmense, che ha avuto come protagonisti gli studenti dello Zappa-Fermi di Borgotaro e del Liceo Marconi di Parma e a cui ho avuto il piacere di portare un saluto. Gli interventi dei relatori hanno avuto l’obiettivo comune di rendere i ragazzi consapevoli della fragilità del territorio montano e di quanto il suo destino sia legato ad un utilizzo consapevole delle risorse idriche.
Acqua, terra e cibo: cosa vi viene in mente di più essenziale? Ecco perché sono così importanti queste occasioni di approfondimento con il contributo di chi opera concretamente sul campo.
Come i Consorzi di Bonifica che con il loro complesso sistema di attività sorvegliano e sistemano; consolidano le sponde dei fiumi e dei canali, mantengono le strade, l’accesso ai terreni, progettano interventi di prevenzione del dissesto e riparazione dei danni dovuti alle emergenze climatiche.
Ma prima di tutto è la conoscenza la chiave per contribuire a plasmare le politiche future: che sono quelle a cui proprio le giovani generazioni dovranno pensare.
L’acqua è molte cose: una necessità vitale, una dimora, una risorsa locale e globale, una via di trasporto e un regolatore del clima. Essenziale nella produzione di cibo. Negli ultimi due secoli, è diventata il capolinea di molte sostanze inquinanti rilasciate in natura. Le modifiche alla sua quantità o qualità hanno impatti diretti sull’ambiente e sulla popolazione locali. Ma è anche un bene comune condiviso da ognuno di noi e da tutti gli esseri viventi sul nostro pianeta.Per questo serve sempre di più la cooperazione di enti diversi e un impegno condiviso. A partire dai ragazzi.
Con il progetto “Acqua da mangiare” si lavora sull’essenziale: coltivare la curiosità e sviluppare la conoscenza dei giovani che sono già i protagonisti di un futuro improntato alla sostenibilità. Ora tocca proprio ai ragazzi dell’Istituto Zappa-Fermi e del Liceo Marconi che prenderanno la parola nelle prossime settimane pubblicando sui social l’esito del loro lavoro.