Ho presentato una interrogazione in Assemblea perché sono insistenti le voci di una prossima chiusura dell’ufficio decentrato dell’Agenzia delel Entrate di Borgotaro, che serve una vasta area nell’Appennino parmense, importante per trattenere la popolazione in territorio di montagna. Questa Agenzia è una risorsa preziosa per tutte quelle persone che non possono permettersi di incaricare un professionista per rappresentarle nei rapporti con il fisco; fornisce servizi di qualità e di facile accesso, in particolare per geometri, commercialisti, Caf e per la popolazione anziana»
La chiusura contraddice le politiche della Regione che vanno nella direzione di sostenere ogni rafforzamento della rete di opportunità offerte alle imprese e ai cittadini che scelgono di vivere nelle terre alte. L’ufficio ha sempre svolto un ruolo importante nella vita dei cittadini di Borgotaro e dei paesi limitrofi, di Albareto, Bedonia, Compiano, Fornovo di Taro, Solignano, Tornolo e Valmozzola, ma è anche un punto di riferimento per i residenti delle frazioni di Berceto e Terenzo. Nel corso degli anni il Comune di Borgo Val di Taro ha riconosciuto l’importanza di garantire ai propri cittadini accesso ai servizi pubblici essenziali, come quelli offerti dall’Agenzia delle Entrate, dal Registro, dall’INPS, dal Centro per l’Impiego e dall’ufficio del Catasto. Per questo ha deciso di investire nella creazione di un presidio che potesse ospitare tutti questi servizi in un’unica sede, con l’obiettivo di semplificare la vita dei cittadini e garantire loro un facile accesso alle informazioni e ai documenti necessari. Penso che nel territorio montano e collinare un analogo impegno debba essere portato avanti da parte di tutti i soggetti pubblici o che erogano servizi di “pubblico interesse” e per questo ho chiesto alla Giunta se ritenga opportuno relazionarsi con la Direzione regionale dell’agenzia delle entrate, per scongiurare la chiusura della sede decentrata di Borgotaro, valutando misura alternative per garantire la presenza dei servizi dell’Agenzia nel territorio montano.
Nella sua risposta in Aula l’Assessore Igor Taruffi che di recente ha incontrato i sindaci della montagna parmense ha ribadito: «Porteremo avanti ogni iniziativa per scongiurare la chiusura. Come Regione mettiamo in campo molte misure per contrastare il divario e certamente la riorganizzazione di alcuni servizi, come in questo caso, penalizzerebbe quei territori. Come ho più volte ribadito per far vivere la montagna servono il lavoro, le infrastrutture materiali e immateriali e i servizi».
