L’assemblea regionale ha approva il documento che impegna la Giunta a fare in modo che le persone con disabilità over 65 possano scegliere di rimanere nella casa o nella situazione abitativa in cui si trovano, senza essere per forza trasferiti, come alcuni regolamenti comunali ancora prevedono, in una Rsa in quanto persone anziane. Questa risoluzione è molto importante perché mette al centro i diritti delle persone con disabilità. I bisogni delle persone devono esser la guida per le nostre azioni. Per questo dare continuità alla situazione abitativa e al contesto affettivo dei disabili over 65 è fondamentale.
In aula il consigliere Giuseppe Paruolo, primo firmatario, ha ricordato la legge sul “Dopo di noi” e la delibera regionale del 2017, che eliminano questo automatismo per il quale una persona di 65 anni smetterebbe di essere “persona con disabilità” per diventare “persona anziana”, con conseguente trasferimento in struttura residenziale assistita. Alla Giunta abbiamo chiesto che si impegni per ottenere che vengano cambiate la prassi organizzative facendo sì che il principio già presente nella programmazione regionale venga recepito da tutti i comuni. Sul territorio sono cresciute piccole strutture che riproducono contesti relazionali e affettivi come di una famiglia. Al sopraggiungere del 65° anno di età alcuni regolamenti comunali ancora prevedono l’automatismo del trasferimento in altra struttura. E così ci siamo attivati perché una persona con disabilità che da anni vive in una realtà di accoglienza che nel frattempo è diventata la sua “famiglia”, non venga trasferita in una RSA in quanto persona anziana.
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