Regione Emilia Romagna ha scelto di dare il patrocinio al Convegno “Diritti nel web” organizzato dal gruppo Gazzetta di Parma, condividendo l’urgenza di affrontare con rigore e completezza un tema di stringente attualità, oltre che una delle emergenze più incalzanti. Le risposte e le soluzioni non possono che essere ricercate in una articolata analisi di norme giuridiche e sensibilizzazione educativa, attraverso un’azione coordinata tra istituzioni, famiglie, scuola e piattaforme web e social.
Con piacere ho partecipato al Convegno e portato i saluti anche a nome del Presidente Bonaccini. Con interesse ho seguito i lavori e ascoltato i contributi qualificati dei relatori in programma.
Come Regione ci siamo occupati di promuovere atti mirati per governare il rapporto fra privacy e sicurezza, fra diritto all’oblio e obblighi a carico di soggetti pubblici e privati, fake news e democrazia digitale, hate speech, cybersicurezza e responsabilità dei vari attori sulla Rete.
Sono temi aperti, così come la costante dialettica tra tecnologia e regole, con le sfide poste da queste innovazioni “dirompenti” dominate da algoritmi e intelligenza artificiale.
La direzione scientifica affidata al professor Razzante, un maestro, è stata la garanzia della qualità, della profondità, del rigore che contraddistingue il Convegno. Da molti anni seguo il suo lavoro e lo ammiro per aver sempre posto l’accento sui capisaldi del mondo della comunicazione, anche in senso valoriale e deontologico; fondamentali che non sono cambiati pur nell’evoluzione dei mezzi di comunicazione. Ruben Razzante è sempre “sul pezzo”, una personalità di riferimento nel mondo dell’informazione che cambia. Quale guida migliore, allora, per introdurre e guidare nel tema al centro del convegno e per indicare la strada verso una piena “consapevolezza digitale”, che è condizione necessaria per garantire i diritti e la tutela dei ragazzi.