Con la misura “Impegno per l’agricoltura”, la Regione vuole contrastare il declino degli impollinatori mediante un sostegno economico, a copertura dei maggiori costi e minori guadagni, per l’attività effettuata in aree importanti dal punto di vista ambientale.
Due le azioni di investimento possibili: apicoltura stanziale o apicoltura nomade.
Le misure puntano sia a incrementare il numero di apiari, sia a promuovere l’allevamento stanziale di quelli già presenti, garantendo l’azione delle api anche per le fioriture di minore interesse mellifero ma di grande importanza dal punto di vista ambientale, coprendo periodi più lunghi di fioritura di interesse mellifero (fatto che il nomadismo non è in grado di assicurare).
L’intervento si rivolge ad apicoltori singoli o associati o enti pubblici gestori di aziende agricole che esercitano attività di apicoltura che, pur svolgendo un ruolo fondamentale per la sopravvivenza degli eco-sistemi, non sono agganciati direttamente, tramite contratti di fitto o titolo di proprietà, ai terreni sui quali svolgono l’attività.
L’intervento prevede un pagamento annuale per alveare a favore dei beneficiari che praticano l’attività apistica in aree particolarmente importanti dal punto di vista ambientale e naturalistico.
L’intervento prevede un periodo di impegno di durata pari a 5 anni, che decorrono dal 1° gennaio 2024 e terminano il 31 dicembre 2028 e la dotazione finanziaria totale è di 1.000.000 euro, 250.000 euro per ogni annualità.
Il sostegno,espresso in €/anno/beneficiario, viene concesso annualmente e in maniera forfettaria, in base alle classi di alveari messe ad impegno dai beneficiari, partendo da un minimo di 400€ per chi impegna dai 15 ai 25 alveari, fino a un massimo di 7.500 € per chi ne impegna oltre 400.
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