È stata un’esperienza straordinaria entrare in contatto alla Next con le storie di coraggio, inclusione e integrazione che si sviluppano nelle aule “162”, ispirate dall’enciclica di Papa Francesco “Fratelli tutti”. Un progetto di collaborazione tra profit e no profit che costruisce i ponti tra migranti e le imprese che cercano manodopera. Trasformando la fatica di attraversare deserti e mari in un sorriso di realizzazione.
L’insegnamento della lingua italiana è il primo passo verso la dignità del lavoro, il motore di una rete di solidarietà che si estende fino alle porte delle aziende. Storie di uomini e donne che hanno un volto e un nome, a cui è stata data un’opportunità vera di ripartenza. Alla Next hanno trovato e percorso la strada per cambiare la prospettiva con azioni che trasformano le vite. Un esempio di solidarietà sociale che riempie il gap tra domanda e offerta di lavoro.
Sono i volontari che insegnano agli immigrati a parlare, leggere e scrivere in italiano; a prepararsi per la patente; a trovare casa e lavoro; a sbrigare le pratiche amministrative.
In soli due anni grazie a questa filiera della solidarietà, sono state create circa 600 opportunità di lavoro per persone in condizione di fragilità. Tutte le attività di accompagnamento a supporto delle persone che stanno ai margini sono realizzate grazie al grande contributo di un team di circa 50 persone, di ogni età, estrazione sociale, etnica e culturale, che dà il proprio tempo e le proprie energia per la realizzazione dello scopo associativo.
Un’esperienza bellissima che può diventare un’operazione pilota, dando dignità e futuro alle persone, ma anche garantendo la tenuta del nostro sistema economico e sociale