L’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna ha detto sì a una proposta di legge fondamentale per una sanità pubblica, universale, giusta e solidale. Questa iniziativa è stata abbracciata anche dal Piemonte e dalla Toscana a dimostrazione dell’importanza dell’unità nella difesa della Sanità pubblica.
Ecco i punti chiave:
- Aumento del finanziamento statale alla Sanità pubblica: 4 miliardi all’anno per i prossimi 5 anni, per garantire risorse solide e costanti con copertura finanziaria derivante dalla crescita economica e dal contrasto all’evasione fiscale.
2️. Incremento del finanziamento al 7,5% del PIL il finanziamento statale della Sanità pubblica: un passo avanti verso un sistema sostenibile e di qualità.
3️. Eliminazione dei vincoli alla spesa per il personale sanitario: significa sbloccare le assunzioni di infermieri e medici e poter dare maggiori incentivi economici per riconoscere lo straordinario lavoro che ogni giorno svolgono. Un passo essenziale per assicurare l’efficienza e la qualità del nostro sistema sanitario.
Ora il progetto di legge sarà inviato alle Camere per essere discusso e approvato. Questa è una pietra miliare per garantire a tutti i cittadini un sistema sanitario pubblico e universale, con risorse adeguate e sostenibili. Per salvare il Servizio Sanitario Nazionale. Risorse adeguate significa servizi migliori, personale adeguato, meglio retribuito, ridurre le liste d’attesa per contrastare l’esodo verso la sanità privata.
In molti Paesi Europei siamo già al 10% del loro PIL, mentre la Finanziaria proposta dal Governo al contrario taglia ulteriormente le risorse e colpisce un settore già in grave difficoltà.
La Regione Emilia Romagna investe l’87% del proprio bilancio (10 miliardi e 800 milioni di euro ogni anno) sui servizi sanitari. Siamo l’unica Regione in Italia ogni anno ad investire più di 100 milioni di euro del bilancio regionale per la non autosufficienza. Abbiamo anticipato 1 miliardo di maggiori spese legate alla Pandemia e ai costi energetici, mai riconosciuti dallo Stato.