L’Emilia-Romagna è tra le regioni che più ha aperto le porte a chi fugge dall’orrore della guerra in Ucraina: a inizio aprile 2022 qui è ospitato il 24,8% dei circa 77mila profughi arrivati in Italia. L’intero sistema territoriale regionale si è attivato per accogliere i profughi ucraini, con la Cabina di regia riunita per la prima volta il 4 marzo scorso.
Dalla raccolta fondi avviata sono arrivati – al 5 aprile – 2 milioni e 79.000 euro da 3200 donatori.
I primi provvedimenti: L’assistenza sanitaria
L’Emilia-Romagna è pronta a garantire l’accoglienza dei profughi provenienti dall’Ucraina in piena sicurezza, anche da un punto di vista sanitario.
Le persone saranno sottoposte ai controlli e agli screening di routine previsti dalla normativa nazionale e dai piani di prevenzione regionali.
Durante la fase di presa in carico regionale si dovrà garantire la valutazione dello stato di salute dei profughi, con particolare attenzione alle persone che presentino sintomi che possano suggerire la presenza di malattie. Anche le persone asintomatiche saranno sottoposte a screening che escludano la positività alla tubercolosi, indipendentemente dallo stato vaccinale.
In questo modo sarà possibile attivare immediatamente le profilassi necessarie.
Il Servizio sanitario regionale si farà inoltre carico di somministrare le vaccinazioni in tutti i casi previsti.
L’assistenza psicologica
La Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con le Ausl e le Associazioni di psicologi esperti nel campo della Psicologia dell’emergenza, ha messo a punto un piano emergenziale di intervento di supporto psicologico; saranno circa 150 gli psicologi impegnati, a tutti sono richieste competenze di psicologia dell’emergenza.
Per le consulenze psicologiche i profughi ucraini saranno accolti in famiglie, ex hotel Covid o alberghi, Cas, Sai, centri di accoglienza ecclesiastici.
Inoltre, il piano punta sul self-care, individuando tra gli stessi profughi tutte le persone con competenze educative, quali insegnanti, educatori professionali, assistenti sociali, psicologi, infermieri e medici, che possano supportare le attività per i minori e gli adulti.
Il coordinamento delle attività e delle risorse psicologiche è affidato esclusivamente all’Azienda Usl territoriale, con un proprio coordinatore.
La frequenza scolastica
A seguito del censimento dei minori presenti in regione verranno individuate le scuole per inserire i bambini e ragazzi fino a 18 anni, il più possibile in prossimità della residenza temporanea. La frequenza nelle scuole è subordinata agli obblighi normativi in ambito sanitario. Le scuole potranno poi attivare il supporto psicologico e quello linguistico.
Università
Per l’accoglienza, il supporto e il sostegno agli studenti universitari provenienti dall’Ucraina la Regione e le Università dell’Emilia-Romagna hanno attivato misure straordinarie. Per consentire agli studenti già iscritti in Italia o a quelli in arrivo di continuare il percorso di studio e formazione sono disponibili servizi e borse di studio.
Continua la raccolta fondi per l’assistenza e aiuti umanitari ai profughi. Chiunque potrà versare indicando la causale “EMERGENZA UCRAINA” all’Iban: IT69G0200802435000104428964.